Una nuova tecnica chirurgica per la degenerazione nodulare di Salzmann

Un approccio innovativo alla chirurgia corneale

Tecnica chirurgica degenerazione Salzmann è la frase che meglio sintetizza il cuore di questo innovativo studio, pubblicato nel European Journal of Ophthalmology. Il Professor Vito Romano e il suo team hanno descritto una nuova modalità di rimozione dei noduli corneali causati dalla degenerazione nodulare di Salzmann (SND), utilizzando la tomografia a coerenza ottica intraoperatoria integrata nel microscopio (iOCT).

Questa metodica rappresenta un grande passo avanti in termini di precisione, sicurezza e conservazione del tessuto sano, specialmente nei casi in cui la visibilità chirurgica è limitata.

Cos'è la degenerazione nodulare di Salzmann?

La degenerazione nodulare di Salzmann è una condizione degenerativa non infiammatoria caratterizzata dalla formazione di noduli subepiteliali a livello della cornea. Può insorgere in seguito a patologie infettive o infiammatorie pregresse, oppure dopo interventi chirurgici oculari. Sebbene spesso asintomatica, nei casi più gravi può causare distorsione visiva, sensazione di corpo estraneo e discomfort cronico.

Come funziona la nuova tecnica?

Il team ha applicato la tecnica chirurgica degenerazione Salzmann su due pazienti, iniziando con un’anestesia locale e scansioni iOCT a 360° per localizzare con precisione i noduli. La rimozione viene effettuata mediante pinze oftalmiche e strumenti delicati, seguendo le immagini in tempo reale offerte dall’iOCT.

Questa tecnologia permette di:

  • Visualizzare le aree da trattare in tempo reale

  • Evitare danni al tessuto corneale sano

  • Verificare la completa rimozione del tessuto degenerato

  • Ridurre il rischio di recidive e migliorare la qualità visiva

Risultati e vantaggi clinici

L’utilizzo dell’iOCT ha migliorato l’identificazione dei noduli e ha permesso una rimozione più conservativa e precisa. Dopo l’intervento, è stato applicato un collirio antibiotico, un collirio midriatico e una lente a contatto terapeutica per favorire la guarigione.

I principali vantaggi rilevati sono:

  • Minore invasività rispetto ad altre tecniche come la PTK

  • Migliore preservazione del letto stromale

  • Riduzione del tempo chirurgico

  • Maggiore sicurezza intraoperatoria

Implicazioni future

La diffusione di questa tecnica chirurgica degenerazione Salzmann potrebbe rappresentare un nuovo standard nella chirurgia corneale, soprattutto nei centri che già utilizzano sistemi iOCT. Nonostante i costi iniziali elevati, i benefici in termini di sicurezza, efficacia e qualità visiva giustificano pienamente l’integrazione di questa tecnologia.

Conclusioni

La combinazione tra superficial keratectomy e iOCT segna una nuova era per la chirurgia della cornea. La tecnica chirurgica degenerazione Salzmann descritta dal Professor Vito Romano e colleghi non solo migliora i risultati clinici, ma rappresenta anche un esempio virtuoso di innovazione applicata alla pratica chirurgica.